Rifiuti – Linee guida del SNPA relativa alla cessazione di qualifica di rifiuti (End Of Waste)

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Con la legge n°128 del 02 novembre 2019, di recepimento e modifica del Decreto Legge n°101 del 13 settembre 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 257 del 02 novembre 2019, sono state apportate modifiche al D.Lgs n. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e in particolare all’articolo 184 ter relativo alla cessazione della qualifica di rifiuto (anche nota con la locuzione anglosassone End of Waste).

In considerazione del fatto che le autorizzazioni, una volta notificate agli impianti che svolgono attività di recupero, dovranno essere trasmesse all’ISPRA e lo stesso Ente, eventualmente delegando le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente territorialmente competenti, dovrà provvedere alle verifiche di conformità delle modalità operative e gestionali degli impianti autorizzati, il SNPA (Sistema Nazionale di Prevenzione Ambientale) ha predisposto delle “Linee Guida” al fine di fornire elementi utili di armonizzazione dei controlli sugli impianti di recupero dei rifiuti ter comma 3 ter del D.Lgs.

Le “Linee guida per l’applicazione della disciplina End Of Waste di cui all’art.184 ter comma 3 ter del D.Lgs.152/2006” sono state approvate dal Consiglio SNPA con Delibera del 6 febbraio 2020 e si propongono di fornire elementi utili alla realizzazione di un sistema comune di pianificazione ed esecuzione delle ispezioni nell’ambito dei processi di recupero o riciclaggio dei rifiuti.

Oltre ad aspetti di mero interesse per gli Enti preposti all’attività ispettiva (supporto in fase di istruttoria delle autorizzazioni, scelta del campione degli impianti da sottoporre a controllo ecc) sono presenti anche riferimenti alle attività di gestione vere e proprie (modalità di accettazione del rifiuto, stoccaggio dei rifiuti in ingresso, criteri generali del processo di gestione ecc).

I contenuti delle Linee guida possono essere quindi utili anche per i conduttori stessi di impianti di recupero di rifiuti e per i soggetti che conferiscono i propri rifiuti ad impianti di recupero e che, in forza magari a Sistemi di Gestione Ambientali (ISO 14001 oppure EMAS), vogliano avere a disposizione informazioni utili ad implementare azioni di sensibilizzazione o controllo indiretto (Audit esterni) presso propri fornitori.

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